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Il primo Blog dedicato alla Cittą di Modica e ai suoi cittadini che la amano. Dedicato anche ai Modicani che vivono fuori Modica, ma che hanno Modica nel Cuore.

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web master: Raffaele Pisana


 
 

Eliminiano L'ICI sulla prima Casa

 

Carissimi liberati, finalmente un post provocatorio, e libertino!

In quanto cittadini Italiani, e nello specifico cittadini della nostra amata Modica, siamo soggetti un’imposta alquanto ingiusta: l’ICI sulla prima casa.
L’ICI, come purtroppo tutti noi sappiamo, è l’Imposta Comunale sugli Immobili, essa grava sulla proprietà o possesso di immobili sul territorio dello Stato. La legge nazionale indica i parametri generali mentre il resto è lasciato alla decisione dei singoli comuni. E’ dunque il singolo comune a decidere le aliquote da applicare ai diversi tipi di immobili e le detrazioni sulla prima casa. Nel comune di Modica l’aliquota è del 5.5 per mille con una detrazione per l’abitazione principale pari ad € 154.94, nonostante questa detrazione molte case e appartamenti di normali dimensioni sono soggette pesantementea questa imposta, e considerato si tratti di prima casa, è eccessiva.
Le proposte di abbattere o eliminare l’ICI sulla prima casa sono state già oggetto di roventi polemiche tra i diversi schieramenti politici, ed ancora in questi ultimi tempi, con particolare riguardo all’aggiornamento dei valori catastali, già preannunciato dal governo nazionale e che prelude maggior imposta per tutti, anche per chi fino ad oggi non ha pagato, poichè possessore solo di un piccolo fabbricato adibito ad abitazione principale.La cosa che più mi turba, a tal riguardo, è che l’aggiornamento delle rendite catastali sembra dovrebbe più o meno coincidere il valore di mercato con quello catastale. Ma lo sapete di quanto è aumentato il prezzo degli immobili a Modica? E in particolare delle piccole case del centro storico?
Penso alle persone anziane che vivono nel centro storico, nelle loro “casette” di sempre piccole ma per loro sufficienti, che non hanno GIUSTAMENTE mai pagato l’ICI e che si ritroveranno a doverla pagare. E le giovani coppie? E le famiglie? Quasi tutti viviamo in appartamenti (100 mq in media), già paghiamo adesso e anche tanto, quanto dovremo pagare? Ma anche chi vive fuori dal centro abitato e che, sicuramente non gode delle comodità di chi vive in città vedrà lievitare il costo di questa imposta.
Come vedete, quando parliamo della prima casa, l’ICI diventa una tassa ingiusta e inutile. Ora chiedo a tutti: volete continuare a pagare questa imposta? Che, fra l’altro a breve aumenterà! O pensate come me che deve essere abolita o, almeno nel nostro ambito comunale, si dovrebbe diminuirne la percentuale per il calcolo e aumentarne la detrazione, in modo tale che non continui ad incidere pesantemente sul bilancio delle famiglie?Discutiamone tutti insieme, mandatemi il Vostro parere, se è il caso facciamo una petizione firmata da tutti noi, la manderemo ai candidati a sindaco della prossima tornata elettorale, dovranno fare qualcosa, non possono non ascoltare il bisogno di migliaia di cittadini, infondo non chiediamo la luna. Muoviamoci in questa direzione, per il nostro bene e della nostra città.
Non lasciamo che a Palazzo San Domenico si decida per noi ma senza di noi. Partecipiamo.

Scrivete a info@modicaliberata.it ditemi la vostra, vi aspetto come sempre numerosi,

Mandate le vostre mail…. Ci libereremo di questa Imposta!!!!!
Se volete aderire all'iniziativa LIBERIAMOCI DALL'ICI SULLA PRIMA CASA scrivetemi su info@modicaliberata.it basta scrivere il proprio nome la propria mail e la scritta: "Eliminiamo ICI"

Grazie a presto Raffaele

[dillo a un amico]

Vi riporto una notizia ansa.  Luigi

La riforma del catasto 'farà triplicare la base imponibile dell'Ici': lo ribadisce il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, durante un incontro con alcuni parlamentari a Roma alla vigilia del termine per presentare emendamenti alla riforma attualmente all'esame della Commissione Finanze di Montecitorio.
E alcuni emendamenti, annuncia il presidente della proprieta' edilizia 'saranno firmati da parlamentari dell'opposizione, ma anche della maggioranza e saranno soppressivi della parte sulla riforma del catasto'. Confedilizia intanto, insieme alle altre sigle della proprieta' lancia un appello al Parlamento e al Governo affinche' venga confermato quanto stabilito dal Dpr del 1998 'che stabilisce la revisione delle tariffe d'estimo 'facendo riferimento ai valori e ai redditi medi espressi dal mercato immobiliare''.
'Non crediamo - spiega Sforza Fogliani - alla promessa di invarianza di gettito. Che nella legge ci sia questa indicazione e' vero, ma non c'e' un parametro fisso. Si tratta solo di un principio. Ma come tutti sanno lo Statuto del contribuente e' pieno di petizioni di principio quotidianamente superate dal Parlamento. Inoltre l'esperienza ci insegna che quando i Comuni hanno a disposizione una forchetta di aliquote arrivano sempre al livello massimo, trovano sempre una ragione per farlo'.
Insomma per Sforza Fogliani, da tempo schierato contro il 'catasto di valori' (invece dell'attuale catasto dei redditi) 'la materia catastale dovrebbe avere una trattazione molto approfondita che finora non ha avuto'.
Non sono tardate le risposte di membri del governo all'appello promosso dalle associazioni come Confedilizia, Fiaip ed Aspesi nei giorni scorsi: 'Cercando sempre gli aspetti positivi, mi sembra di poter affermare che ora si riconosce che, con la riforma degli estimi proposta dal governo, non ci saranno nuove entrate dagli immobili'. Lo afferma il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, commentando l'allarme lanciato nel convegno odierno da Confedilizia. 'Altra storia - aggiunge - e' il fatto che si  dichiari di non credere all'invarianza di gettito, come pure e' scritto nel testo della proposta di legge. La legge serve alla certezza del diritto. Se, poi, c e' qualcuno che non si fida, e' un suo problema. Naturalmente, occorre prestare molta attenzione ai segnali di sfiducia, per capirne le ragioni, almeno fino a quando non si dimostrano essere semplici pregiudizi. Va sottolineato, poi, che adesso Confedilizia parla di aumento degli estimi, ma non sostiene piu' che aumenteranno di conseguenza le tasse, cosi' come ha fatto in precedenza, e questo perche' la riforma degli estimi, infatti, non prevede un aumento delle tasse. Guardando alla novita', forse, un confronto e' di nuovo possibile, anche se bisognera' spiegare all'opinione pubblica il perche', in precedenza, e' stato creato, sulla riforma, un ingiustificato clima di allarme. Aggiungo, infine, e' non e' cosa da poco, che la discussione casomai e' indirizzata verso la riduzione della tassazione sulla prima casa, impegno che sara' mantenuto non appena ci saranno le risorse.
Fonte: Ansa
Roma, 30 Maggio 2007

 

 

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